S2E8. Prepara le valigie: andiamo in Slovenia!
Grazie al supporto dei sottoscrittori di BarBalcani, mercoledì 6 ottobre ti racconterò il cruciale vertice UE-Balcani Occidentali direttamente da Kranj, alla presenza dei principali leader politici
Ciao,
bentornata o bentornato a BarBalcani, la newsletter dai confini sfumati.
Sì, stavolta si parte davvero.
Cioè, capiamoci. Questo è un viaggio vero e proprio e anche quella di oggi è una delle tappe che ci stanno portando ogni settimana alla scoperta di un pezzetto dei Balcani.
Però è arrivato il momento di fare qualcosa di totalmente nuovo.
Grazie al supporto dei sottoscrittori di BarBalcani e della redazione di Eunews, fra pochi giorni sarò a Kranj, a pochi chilometri da Lubiana.
Da lì ti racconterò uno degli eventi più attesi del 2021: il vertice UE-Balcani Occidentali.
Si tratta dell’appuntamento cruciale per capire le reali prospettive di integrazione della regione nella nostra Unione Europea.
Avrei potuto raccontartelo lo stesso, come sempre, consultando le fonti e le conferenze stampa online.
Ma BarBalcani è un progetto che si basa sulle aspettative e il sostegno dei lettori. Essere sul posto è un valore aggiunto.
Riportarti le voci, gli avvenimenti e i commenti dalla Slovenia è possibile solo grazie a chi crede in questo progetto e in questo modello di giornalismo.
Sei tu che decidi se, come e quanto BarBalcani può crescere e diventare una newsletter migliore.
In altre parole, è solo nelle mani dei lettori - nelle tue mani - la possibilità che io parta per nuovi posti e da lì ti racconti cosa sta accadendo.
Ecco, te l’avevo promesso in un sabato di mezza estate e ora sta succedendo davvero.
Andiamo!
Cos’è
Il vertice UE-Balcani Occidentali è il più importante evento politico per le relazioni tra l’Unione Europea e i sei Paesi balcanici che ancora non ne fanno parte: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia.
Si tratta di una giornata in cui tutti i leader della regione, delle istituzioni europee e degli Stati membri UE si siedono attorno a uno stesso tavolo.
Lì si confrontano sullo stato di avanzamento del processo di allargamento dell’Unione nei Balcani Occidentali. Sulle nuove sfide, sui progressi e sui problemi da affrontare.
Diciamo che è un’occasione per i leader balcanici per far sentire la propria voce direttamente all’orecchio dei capi di Stato e di governo dei Ventisette.
Per l’Unione Europea è un modo per rinsaldare la fiducia della regione nel progetto europeo e spingere il processo di riforme nei singoli Paesi candidati (o aspiranti) ad aderire all’Unione.
Il ruolo delle presidenze di turno dell’UE balcaniche nell’organizzazione di questo summit si sta dimostrando cruciale.
L’ultimo vertice UE-Balcani Occidentali si è tenuto a Zagabria il 6 maggio 2020. Ma, in piena pandemia, il summit in programma in Croazia è stato solo virtuale: lotta al COVID-19 e ripresa socio-economica i dossier principali.
Per risalire all’ultimo vertice in presenza, bisogna tornare indietro al 17 maggio 2018 a Sofia. Sul tavolo in Bulgaria c’erano la connettività e la cooperazione in materia di sicurezza (sia sul fronte terrorismo, sia sulla questione migratoria).
Il 6 ottobre, in Slovenia, i temi all’ordine del giorno saranno molti. Vediamo i principali.
Di cosa si parlerà
Questi i punti dell’agenda ufficiale (e anche un po’ ufficiosa):
Allargare l’Unione Europea ai Paesi dei Balcani Occidentali.
Ognuno dei sei Paesi balcanici si trova in uno stadio diverso del processo di adesione all’UE, come avevamo visto in una delle tappe della scorsa stagione.
Il Montenegro è quello più avanzato, la Bosnia ed Erzegovina quella più indietro. Il Kosovo deve prima essere riconosciuto dalla Serbia e da tutti i Ventisette come Stato indipendente (qui puoi scoprire chi non lo fa ancora).
I leader europei devono assolutamente cercare di risolvere lo stallo per l’avvio dei negoziati con la Macedonia del Nord e l’Albania, o il banco rischia di saltare. Bisogna convincere il governo della Bulgaria a togliere il veto sull’adesione di Skopje.
Riprendere il dialogo Serbia-Kosovo mediato dall’UE.
Il processo ormai decennale sta conoscendo una battuta d’arresto da mesi (ne abbiamo parlato anche a BarBalcani qualche mese fa) e negli ultimi 10 giorni di settembre è stato minacciato da una nuova ondata di tensioni tra Serbia e Kosovo.
Anche se la “battaglia delle targhe”(di cosa si tratta lo trovi in questo articolo per Eunews) sembra essersi risolta, è chiaro che la questione coinvolge visceralmente il mutuo riconoscimento e il rispetto degli accordi siglati.
Sulla normalizzazione dei rapporti dei due Paesi si gioca il futuro ingresso di entrambi nell’UE. Ma soprattutto influirà sulla stabilità dell’intera regione.
Allontanare le minacce all’unità europea nella regione.
Qui si parla di mettere a tacere le sirene anti-europeiste e fare in modo che i partner balcanici non si affidino ad attori globali con interessi strategici conflittuali con l’UE.
Russia e Cina su tutti.
Il caso più lampante è stato il debito da 809 milioni di euro contratto dal Montenegro con la Cina (ricorderai la tappa che gli abbiamo dedicato a maggio). In caso di inadempienza, porzioni del Paese avrebbero rischiato di essere cedute a Pechino.
C’è poi anche da fare attenzione al rapporto sempre più stretto della Serbia del presidente Aleksandar Vučić con l’Ungheria del premier Viktor Orbán, in un’intesa che sa poco di rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali.
Campagna vaccinale e ripresa post-COVID.
Dopo un avvio difficile (ricordi quando abbiamo parlato della battaglia dei vaccini?), l’UE sta supportando i partner balcanici con un consistente invio di dosi, per mettere in sicurezza la regione (qui gli aggiornamenti di qualche settimana fa).
Per la ripresa sul lungo periodo, invece, la Commissione Europea ha fatto del suo Piano economico e di investimenti da 29 miliardi di euro il cavallo di battaglia per la stabilizzazione della regione.
Cooperazione in materia di sicurezza.
In un mondo ideale si dovrebbe discutere della gestione della rotta migratoria che passa dai Balcani e di come mettere fine a situazioni vergognose come quella del campo profughi di Lipa, in Bosnia (sarà meglio fare un ripasso qui).
Invece si finirà a sfiorare solo il tema della lotta anti-terrorismo e dei fondi per non far arrivare i richiedenti asilo dentro le frontiere dell’Unione.
Poi chissà, magari ci sarò spazio per le sorprese…
Chi ci sarà
Mi verrebbe da dirti “tutti”, ma cercherò di essere più specifico.
Sicuramente ci saranno le più alte cariche dell’Unione Europea.
A presiedere il vertice sarà il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, mentre la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sarà chiamata a rappresentare l’Unione nel suo insieme.
Farà gli onori di casa il presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea e primo ministro della Slovenia, Janez Janša.
Proprio Janša è riuscito a far coincidere il summit sui Balcani Occidentali con il semestre di presidenza slovena, dopo le polemiche primaverili sui presunti piani di completamento della dissoluzione della Jugoslavia.
Poi ci saranno tutti i leader dei 27 Paesi UE, i capi di Stato e di governo che sono membri del Consiglio Europeo. Per l’Italia è atteso a Kranj il premier Mario Draghi.
Le controparti saranno invece i leader dei sei Paesi dei Balcani Occidentali che aspirano ad aderire all’Unione Europea.
Possiamo già iniziare a familiarizzare con i nomi dei capi di Stato e di governo balcanici, per allenarci a sentirli nominare la settimana prossima:
Albania: Edi Rama (premier), Ilir Meta (presidente);
Bosnia ed Erzegovina: Zoran Tegeltija (premier); Milorad Dodik, Šefik Džaferović e Željko Komšić (membri della presidenza tripartita);
Kosovo: Albin Kurti (premier), Vjosa Osmani (presidente);
Macedonia del Nord: Zoran Zaev (premier), Stevo Pendarovski (presidente);
Montenegro: Zdravko Krivokapić (premier), Milo Đukanović (presidente);
Serbia: Ana Brnabić (premier), Aleksandar Vučić (presidente).
Infine, prenderanno parte alla sessione plenaria i rappresentanti della Banca Europea per gli Investimenti, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, della Banca Mondiale e del Consiglio di Cooperazione Regionale.
Dove mi troverai
Prima di ritrovarci sabato prossimo per fare insieme il punto su quanto accaduto al summit, potrai seguire in diretta la giornata di lavori di mercoledì 6 ottobre.
Tu stai pure sul divano. Non devi pensare a nulla, se non prendere in mano lo smartphone o il computer.
Per offrirti la copertura più completa possibile, utilizzerò due strumenti.
In primis i canali social di BarBalcani: Instagram per le dirette, Twitter per le breaking news e Facebook per i ragionamenti più articolati.
E poi il sito di Eunews per gli articoli strutturati.
Nell’attesa del summit, questa settimana ho iniziato a prepararti i pezzi di approfondimento per avere tutte le informazioni di base che potranno servirti:
Bene, per ora ci siamo detti tutto.
Le valigie sono pronte.
Non ci resta che partire per la Slovenia!
Fine tappa. Sul bancone di BarBalcani
Siamo arrivati alla fine di questo tratto del nostro viaggio.
Che dirti, questa volta probabilmente sarò proprio io a consigliarti qualcosa dal bancone di un bar balcanico e a portartelo qui.
Se hai qualche richiesta particolare, fammelo sapere:
Io dopo il lavoro andrò alla ricerca del migliore schnapps di Lubiana.
Il distillato di frutta dalla sonorità germanica è lo stretto parente della rakija, da cui si distingue - dicono gli Sloveni - per la maggiore delicatezza al palato.
Che sia vero o meno, fra una settimana ci aspetterà sul bancone di BarBalcani la bevanda nazionale della Slovenia.
Riprende il viaggio di BarBalcani. Ci rivediamo fra una settimana, per la nona tappa… direttamente da Kranj!
Un abbraccio e buon cammino!
BarBalcani è una newsletter settimanale gratuita. Dietro però si nasconde molto lavoro.
Ma anche i costi dell’attrezzatura, del viaggio, del tempo passato a confezionare un prodotto originale.
Se vuoi permettere a questo progetto di esistere, ti chiedo di valutare la possibilità di fare una donazione (il link lo trovi all’inizio della newsletter).
Ogni secondo mercoledì del mese riceverai un omaggio sulla storia della dissoluzione della Jugoslavia.
Un’anteprima di BarBalcani - Podcast puoi ascoltarla ogni mese su Spreaker e Spotify.
Io come sempre ti ringrazio per essere arrivato fino a questo punto del nostro viaggio. Qui puoi trovare tutte le tappe passate.