S3E8. Un evento, una rotta, cento cuori
Come è andato "Poveri noi. Racconti da Bihać e dalla rotta balcanica" a Piolalibri, con Marta Gionco di Apriamo i Porti, Lorenzo 'ULULA' Garofalo e Nicola Veronesi. Qui i video per riviverlo insieme
Ciao,
bentornata o bentornato a BarBalcani, la newsletter (e sito) dai confini sfumati.
Questa tappa è un po’ diversa dal solito.
Perché non racconta una storia dai Balcani Occidentali. Racconta la nostra storia dai Balcani Occidentali. O quasi.
Sabato scorso (26 novembre) la libreria e vineria italiana Piolalibri ha ospitato a Bruxelles il nuovo evento di BarBalcani, “Poveri noi. Racconti da Bihać e dalla rotta balcanica”.
È stato emozionante, intenso e appassionante. È stato bellissimo, grazie sia agli ospiti intervenuti a raccontarci una storia particolare, sia per tutti quelli che hanno riempito Piolalibri con un’energia trascinante.
Questa tappa, dicevamo, è un po’ inusuale. Anche perché ha intenzioni diverse, ma non contraddittorie.
È un ringraziamento enorme per tutti gli amici, le amiche e le persone incuriosite che sono state presenti in quel tardo pomeriggio di fine novembre.
È una opportunità di rivedere e riascoltare l’evento per chi non ha avuto la possibilità di venire a Bruxelles o aveva (anche comprensibilmente) altro da fare.
È un invito ad approfondire le storie raccontate. Quella delle persone che cercano di arrivare nell’Unione Europea lungo la rotta balcanica. Quella di U Pokretu a Bihać. Quella dei tanti volontari che stanno creando qualcosa di coraggioso per illuminare il futuro di ragazze e ragazzi bosniaci e migranti.
E, indirettamente, anche la storia dell’imprenditrice e vedova di guerra kosovara Fahrije Hoti, che abbiamo voluto sostenere direttamente raccogliendo donazioni attraverso la vendita del suo ajvar, la salsa di peperoni anche detta ‘il caviale popolare dei Balcani’.
(Se vuoi contribuire acquistandone un vasetto o anche un paio, fammi sapere rispondendo a questa mail)
È arrivato il momento di cominciare questo viaggio.
Ti auguro una buona visione.. o ri-visione!
L’evento in pillole
“Poveri noi. Racconti da Bihać e dalla rotta balcanica” ha preso le mosse da diversi spunti di questi due anni e mezzo di BarBalcani.
Quello che li riassume tutti è la volontà di non perdere l’attenzione su ciò che succede lungo la rotta balcanica, l’insieme dei movimenti migratori più ampio alle frontiere esterne dell’Unione Europea.
E ancora, di non dimenticare mai che ogni volta che ci riferiamo ai fenomeni migratori stiamo parlando di persone. Di storie individuali. Di ragioni, le più complesse, che portano qualcuno a mettersi in viaggio e allontanarsi da casa.
Ecco perché “racconti”, o almeno qualcuno. Partendo da una breve introduzione su cos’è la rotta balcanica e perché interessa ognuno di noi:
L’evento si è veramente aperto con una conversazione insieme a Marta Gionco di Apriamo i Porti Bruxelles, che ci ha fornito dettagli su come funzionano e cosa prevedono le politiche di esternalizzazione delle frontiere da parte dell’Ue.
Marta ci ha poi raccontato nel dettaglio cosa sono i pushback (e perché sono illegali), ma anche che cos’è The Game, che tutte le persone migranti lungo la rotta balcanica tentano di portare a termine:
Abbiamo continuato facendoci spiegare dal cantautore Lorenzo ‘ULULA’ Garofalo e dal curatore dei video del progetto in Bosnia Nicola Veronesi l’esperienza vissuta a Bihać tra il 2020 e il 2022.
Ci hanno raccontato della volta in cui sono entrati nella jungle di Bihać con John, ragazzo di 17 anni in fuga dal Corno d’Africa, mostrandoci il video della sua storia.
Ci hanno provato a tratteggiare l’energia e la forza di Marine, ragazza francese che ha fondato insieme a suo marito Dado la realtà bosniaca U Pokretu, e la riqualificazione del centro culturale di Bihać attraverso le parole di Marine stessa:
E infine, Lorenzo e Nicola ci hanno lasciati con la loro impressione di come è vissuta la situazione della rotta balcanica tra i bosniaci di Bihać, lasciando Miograd, Daka per gli amici, testimoniare come si possa fare la differenza nella quotidianità.
Ci siamo salutati provando a definire con Marta cosa dovrebbero fare la politica europea e nazionale per essere veramente solidali con tutte queste persone.
E con Lorenzo e Nicola cosa possiamo fare noi cittadini per cambiare una realtà che sembra fin troppo complessa:
A conclusione dell’evento ULULA si è esibito in un concerto live in acustico dalla potenza e intensità non comuni.
Non lo troverai in questa newsletter solo per una ragione.
Perché non renderebbe. Non gli farebbe giustizia, per tutti gli sforzi di condividere - gratuitamente, come in questo caso - la sua musica e le sue esperienze di vita.
È un po’ una provocazione, me ne rendo conto. Ma davvero vorrei che fosse anche un incentivo per andare ad ascoltarlo, per cercare un suo prossimo concerto. Proprio ora che è uscito (ieri!) il suo nuovo singolo: Pazzo Cuoricino Pazzo.
È un’esperienza da vivere fisicamente e con tutti i sensi attivi.
Fidati, ti prometto che non te ne pentirai!
Letture consigliate:
Fine tappa. Sul bancone di BarBalcani
Siamo arrivati alla fine di questo tratto del nostro viaggio.
Giusto una settimana fa il bancone di BarBalcani ha incontrato a Bruxelles il bancone di un altro bar/vineria/libreria, per ospitare l’evento sulla rotta balcanica: quello di Piolalibri.
Ecco perché oggi è giusto raccontare la sua storia.
Piolalibri nasce nel 2007 per iniziativa di Jacopo Panizza, nel cuore del quartiere europeo di Bruxelles. Da 15 anni l’obiettivo è quello di promuovere e diffondere la cultura italiana in una realtà multiculturale e dinamica.
Con la letteratura, la musica, gli eventi e il buon vino.
Piolalibri è diventato un luogo di evasione e di ritrovo, un posto per mangiare e bere all’italiana, un palco, un circolo culturale.
Un luogo che unisce concerti e presentazioni letterarie, mostre e corsi di degustazione, laboratori per bambini e mercatini di libri.
A Piolalibri entri per sfogliare un libro e rimani per le chiacchiere di fronte a un bicchiere di vino.
Perché l’enoteca Piola - “osteria” in piemontese - offre un’ampia selezione di bottiglie da tutte le regioni italiane, con una carta dei vini a bicchiere cambia mensilmente.
Con una selezione di circa 100 etichette - tra piccoli e medi produttori, cantine scelte per il loro modo di lavorare oltre che per la qualità delle uve - il bancone della Piola unisce competenza, accoglienza e amore per la tradizione enologica italiana.
È Piolalibri che ha accolto BarBalcani per questo evento emozionante. Non possiamo fare altro che aprirne le porte e immergerci insieme in questo angolo di cultura, impegno e convivialità.
Sfogliando un libro, con un bicchiere di vino in mano e ascoltando i racconti da Bihać e dalla rotta balcanica.
Riprende il viaggio di BarBalcani. Ci rivediamo fra due settimane, per la nona tappa. Ma presta attenzione alla prossima settimana… potrebbe esserci una sorpresa in arrivo.
Un abbraccio e buon cammino!
Come avrai notato, Barbalcani ha bisogno di un sostegno per migliorare la qualità, ora anche sul piano delle riprese video.
Con una piccola donazione potrai contribuire all’acquisto di un’attrezzatura professionale, per rendere il prossimo evento all’altezza di un progetto giornalistico di divulgazione culturale in continua crescita.
In omaggio riceverai un articolo-podcast mensile sulle guerre nell’ex-Jugoslavia, per ripercorrere cosa stava accadendo nei Balcani di 30 anni fa, proprio in quel mese.
La macchina del tempo torna fra due settimane con Dicembre ‘92. Fratelli ortodossi, nemici Yankee. L’anteprima gratuita la trovi su Spreaker, Spotify, Apple Podcast e Google Podcast.
Io come sempre ti ringrazio per essere arrivato fino a questo punto del nostro viaggio. Qui puoi trovare tutte le tappe passate.
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