Ciao,
bentornata o bentornato a BarBalcani, la newsletter (e sito) dai confini sfumati.
Sono tornati quei giorni dell’anno.
Quelli delle canzoni improbabili, del trash più variopinto sul palco, dei musicisti che per regolamento possono solo far finta di suonare, delle alleanze presunte o reali tra Paesi per ricevere i 12 agognati punti alla finale.
Sono tornati i giorni dell’Eurovision.
La 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest si sta svolgendo in questi giorni a Torino e sta già dimostrando di essere un festival diverso dal solito.
Oggi scopriremo come funziona questo evento e passeremo in rassegna le canzoni in gara per i Balcani Occidentali.
Ma prima, come forse ti sarai accorto o accorta, c’è un’introduzione audio, con un commento inviato direttamente da Torino da Luca Misculin, collega de Il Post e uno degli autori dell’imperdibile Il prevedibile podcast del Post sull’Eurovision Song Contest.
Torna all’inizio di questa newsletter e premi play.
Buon ascolto, buona lettura e buon Eurovision!
L’anteprima dell’Eurovision
Quello in corso a Torino è la 66ª edizione dell’Eurovision Song Contest, il più seguito e partecipato festival musicale del mondo. Nonostante l’organizzazione sia affidata all’European Broadcasting Union (EBU), tra i 40 Paesi in gara ci sono anche Israele e Australia, per ragioni che puoi scoprire qui.
Ogni Paese - appartenente alla zona europea di diffusione o associati all’EBU - decide autonomamente sulla selezione del proprio o della propria rappresentante.
Può essere chi vince un concorso musicale interno (come il Festival di San Remo in Italia), o una scelta arbitraria dell’emittente nazionale affiliata (come la BBC nel Regno Unito).
La nascita dell’Eurovision Song Contest è legata a un’idea del giornalista della RAI, Sergio Pugliese, come risposta alla necessità dell’appena nata EBU (nel 1950) di coinvolgere e unire diversi Paesi europei attraverso un unico programma televisivo.
La prima edizione si è tenuta nel 1956 a Lugano.
Dalla partecipazione iniziale di 7 Paesi (Italia, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Svizzera e Germania Ovest), si è arrivati agli attuali 40. Il record è stato registrato nel 2008, 2011 e 2018, con 43 cantanti in gara.
Secondo il regolamento, il Paese vincitore ha il diritto di ospitare l’edizione successiva. Quest’anno tocca all’Italia perché nel 2021, a Rotterdam (Paesi Bassi), ha vinto la band Måneskin.
L’edizione di quest’anno registra una delle tensioni massime della storia dell’Eurovision. Dopo alcune esitazioni iniziali, l’EBU ha deciso l’espulsione della Russia dalla gara, come reazione all’invasione russa dell’Ucraina.
A partire dal 2008, l’Eurovision si articola in tre serate: due semifinali e la finale.
Nelle due semifinali gareggiano tutti i Paesi, fatta eccezione per i Big Five (Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna). Hanno diritto di voto solo i telespettatori dei Paesi in gara, più i Big Five (ciascuno in una sola delle due serate).
Alla finale accedono 25 Paesi (26 nel caso il Paese ospitante non sia uno dei Big Five): oltre ai 5 di diritto, 10 dalla prima semifinale e 10 dalla seconda.
A differenza delle semifinali, il conteggio dei voti della finale avviene in diretta e occupa buona parte della serata.
Ogni Paese attraverso il televoto assegna un voto alle 10 canzoni preferite: i douze points (12 punti) alla prima, 10 alla seconda, 8 alla terza, da 7 (alla quarta) a 1 (alla decima). Vince il Paese che guadagna più punti totali.
Per quanto riguarda i Balcani Occidentali, nella storia del festival si registrano solo due vittorie: la Jugoslavia nel 1989 e la Serbia nel 2007.
Mentre il Kosovo non è ancora un Paese membro dell’European Broadcasting Union, la Bosnia ed Erzegovina ha dovuto rinunciare a partecipare alla 66ª edizione dell’Eurovision, a causa dei forti debiti dell’emittente BHRT nei confronti dell’EBU.
A rappresentare i Balcani Occidentali a Torino si sono presentati 6 Paesi, divisi equamente tra le due semifinali: Albania, Croazia e Slovenia nella prima, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia nella seconda.
La prima semifinale
Alla prima semifinale della 66ª edizione dell’Eurovision (10 maggio 2022) hanno partecipato 17 Paesi, tra cui Albania, Croazia e Slovenia.
Nessuna delle tre è riuscita a qualificarsi alla finale di sabato 14 maggio.
Albania
Ronela Hajati - Sekret
La vincitrice del Festivali i Këngës 2021, Ronela Hajati, è paragonata de molti critici a cantanti internazionali di etnia albanese del calibro di Dua Lipa e Rita Ora.
Sekret si iscrive nel filone dell’ethno-pop, con una sapiente combinazione di elementi tradizionali (strumenti folk) e moderni (ritmo incessante delle percussioni, sostenuto delle seconde voci), e l’alternanza di albanese e inglese (con tocchi spagnoleggianti).
Voce versatile e piena, Ronela ha anche una presenza scenica di tutto rispetto. Oltre all’esibizione sul palco di Torino di cui molto si è parlato, merita la visione del video della canzone per il cosplay de Il Trono di Spade:
Croazia
Mia Dimšić - Guilty Pleasure
La vincitrice del Festival Dora 2022, Mia Dimšić, come impostazione attinge a piene mani da Taylor Swift (a cui la cantante croata fa esplicito riferimento come ispirazione).
Guilty Pleasure non presenta elementi di distinzione particolari, nella sua melodia pop da canzone d’amore giovane e superficiale. Questo non le ha però risparmiato accuse di plagio di Willow, singolo pubblicato nel 2020 proprio da Taylor Swift.
Slovenia
Last Pizza Slice - Disko
Il gruppo formatosi nel 2018 tra i banchi di scuola è stato il vincitore di Evrovizijska Melodija 2022.
Come spoilera il titolo della canzone, Disko è proprio un pezzo disco-funk anni Ottanta fatto e finito, tendente al jazz. Niente che non si sia già sentito, un problema per una band di adolescenti.
Il testo è in sloveno, ma per capirne il significato basta guardare il video. Un fumetto disegnato da un compagno di classe dei componenti del gruppo e basato su un’esperienza realmente accaduta al frontman dei Last Pizza Slice:
La seconda semifinale
Alla seconda semifinale della 66ª edizione dell’Eurovision (12 maggio 2022) hanno partecipato 18 Paesi, tra cui Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia.
Solo la Serbia è riuscita a qualificarsi alla finale di sabato 14 maggio.
Macedonia del Nord
Andrea - Circles
Cantante emergente classe 2000, Andrea Koevska è la vincitrice del Za Evrosong 2022.
Timbro da R&B e voce graffiante, Andrea non viene premiata da un testo piatto - che, come la relazione descritta nella canzone, non va da nessuna parte - e una soluzione melodica che si rifugia con troppa facilità nel pop commerciale.
Montenegro
Vladana - Breathe
Il brano di Vladana Vučinić è stato scelto internamente dall’emittente RTCG, come rappresentante del Paese all’Eurovision 2022.
Giornalista di moda, attivista per i diritti umani e cantante con una spiccata tendenza a lavorare sulle tonalità più basse, Vladana ha dedicato Breathe alla madre morta di COVID-19 lo scorso anno.
Della canzone montenegrina in gara a Torino è stata registrata anche una versione in italiano: Respira, un omaggio sinfonico e orchestrale all’Italia.
Serbia
Konstrakta - In Corpore Sano
Il brano della cantante Ana Đurić, in arte Konstrakta, ha vinto il Pesma za Evroviziju 2022.
Si tratta della seconda parte di un trittico di canzoni simboliche, con testi profondi e particolarmente ragionati. In Corpore Sano, appunto, si confronta con il tema della salute fisica e della salute mentale.
Konstrakta è considerata la Marina Abramović della musica serba e le sue canzoni delle performance d’avanguardia. Quella portata a Torino è una satira sottile indirizzata al sistema sanitario serbo, ai mass media e agli standard di bellezza: tra le parole in serbo sarà facile riconoscere un nome in particolare…
Fine tappa. Sul bancone di BarBalcani
Siamo arrivati alla fine di questo tratto del nostro viaggio.
Mentre guardiamo il festival con un drink in mano, possiamo notare che il bancone di BarBalcani è pieno di suggerimenti culinari che arrivano dalle canzoni dell’Eurovision.
I lettoni Citi Zēni esortano a mangiare veggies and pussy per promuovere uno stile di vita vegano, il duo norvegese Subwoolfer vuole dare a quel lupo una banana.
Invece dai Balcani è la cantante montenegrina Vladana Vučinić a raccontare cosa non può mancare in queste serate di Eurovision:
«Il mio piatto preferito è lo japraci. È un impasto di carne macinata e riso arrotolato nel raštan, una varietà di cavolo scuro che cresce solo in Montenegro. Mangiamo japraci solo per le occasioni speciali, come il Capodanno, e mia madre lo sapeva preparare al meglio».
Riprende il viaggio di BarBalcani. Ci rivediamo fra due settimane, per la trentaquattresima tappa.
Non dimenticare sabato prossimo il nuovo approfondimento nel taccuino del Progetto Langer-Sassoli sul sito barbalcani.eu.
Un abbraccio e buon cammino!
Ti è piaciuta questa tappa? Inoltrala a qualcuno a cui pensi possa interessare!
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Io come sempre ti ringrazio per essere arrivato fino a questo punto del nostro viaggio. Qui puoi trovare tutte le tappe passate.
S2E33. Trasfertona all'Eurovision