L'Evento Langer-Sassoli è andato bene
Con l'ospite Alessandra Moretti (eurodeputata S&D) e le letture di Francesco Valese, il primo evento di BarBalcani ha riempito Piola Piccola a Bruxelles. Qui le registrazioni per riviverlo insieme
Ciao,
questa è l’ultima newsletter di un’imprevista serie (tutta italiana stavolta) prima - o meglio, durante - la pausa estiva di BarBalcani.
Mercoledì (13 luglio) il bar letterario italiano Piola Piccola, a Bruxelles, ha ospitato il primo evento di BarBalcani.
E insomma, possiamo dircelo. È andata piuttosto bene.
A rendere speciale l’evento “L’Europa mai più senza i Balcani - L’eredità di Alexander Langer e David Sassoli” sono state tante, tante persone.
In primis gli ospiti. Alessandra Moretti, eurodeputata S&D, e Francesco Valese, che ci hanno guidato nella riflessione sull’eredità politica e culturale dei due protagonisti dell’evento: Alexander Langer, primo presidente del Gruppo dei Verdi al Parlamento UE, e David Sassoli, ex-presidente dell’Eurocamera.
E poi tutti gli amici, le amiche e le persone incuriosite che hanno riempito completamente Piola Piccola. È stato davvero un piacere ricevere una risposta così entusiasta “a scatola chiusa”, senza sapere bene se saremmo stati all’altezza.
A pochi giorni di distanza, ricevi questa newsletter perché - se dovessi essere interessato o interessata - qui puoi rivedere e riascoltare l’evento.
Mi scuso già in anticipo per la qualità del video, per le sbavature e per quello che ancora non va. Però, dai, era una prima volta… quando mai esce tutto perfetto?
Buona visione e, come sempre, un abbraccio e buon cammino!
L’evento in pillole
“L’Europa mai più senza i Balcani - L’eredità di Alexander Langer e David Sassoli” ha chiuso il Progetto Langer-Sassoli, una raccolta di approfondimenti sui fili rossi che hanno legato il pensiero dei due politici italiani ed europei.
Allargamento dell’Unione Europea alla regione balcanica, pacifismo, ambientalismo.
L’evento si è aperto con una breve introduzione sulle biografie dei due protagonisti, Langer e Sassoli, per tracciare i punti salienti delle loro vite ed esperienze più significative:
[per un problema tecnico, a questa registrazione manca la frase di apertura, che più o meno diceva così: «Alexander Langer nasce nel 1946 a Vipiteno, nell’Alto Adige, un’area particolarmente delicata in quel periodo da un punto di vista etnico. Langer frequenta le scuole in lingua tedesca, ma vive in un quartiere a maggioranza italiana»]
La prima parte dell’evento è stata aperta dallo scritto di Langer Lezioni jugoslave del 1993, sul dramma della guerra in Bosnia ed Erzegovina, i fallimenti dell’Europa e il lungo percorso per la riconciliazione.
La riflessione con l’eurodeputata Moretti si è incentrata sul ruolo del Parlamento Europeo in un momento di particolare difficoltà per il processo di allargamento dell’Unione e sull’esperienza lungo la rotta balcanica, al confine tra Croazia e Bosnia ed Erzegovina:
La seconda parte dell’evento si è incentrata sulle attualissime parole di Langer sul pacifismo concreto, che aprono una riflessione sul dibattito a proposito del sostegno armato a un Paese aggredito militarmente.
Proprio su questo Moretti ha focalizzato il suo intervento, con il significato di pacifismo concreto nel 2022, di fronte alla guerra russa in Ucraina, e come l’UE può non tradire la sua anima pacifista in un contesto di conflitto sul continente:
La terza e ultima parte dell’evento ha considerato la desiderabilità non solo della pace, ma anche della scelta ecologista, già teorizzata e proposta da Langer nel 1994.
A quasi 30 anni di distanza - e con gli effetti dei cambiamenti climatici che sono diventati una realtà quotidiana - l’UE è impegnata nell’attuazione del Green Deal Europeo. Insieme a Moretti abbiamo cercato di capire se la transizione verde oggi è davvero una scelta desiderabile e per tutti:
La conclusione dell’Evento Langer-Sassoli è stata accompagnata da due ascolti: la lettura dell’ultimo scritto di Langer, L’Europa muore o rinasce a Sarajevo, e il discorso di Sassoli per il 25º anniversario del massacro di Srebrenica.
A chiudere, una domanda dal pubblico sui rischi di un allargamento dell’Unione a Paesi - come la Serbia - con forti spinte nazionaliste:
Come avrai notato, Barbalcani ha bisogno di un sostegno per migliorare la qualità, ora anche sul piano delle riprese video.
Con una piccola donazione potrai contribuire all’acquisto di un’attrezzatura professionale, per rendere il prossimo evento all’altezza di un progetto giornalistico di divulgazione culturale in continua crescita.
In omaggio riceverai un articolo-podcast mensile sulle guerre nell’ex-Jugoslavia, per ripercorrere cosa stava accadendo nei Balcani di 30 anni fa, proprio in quel mese.
La macchina del tempo non va in vacanza: l’ultimo episodio Luglio ‘92. Sterminio pianificato è uscito mercoledì, neanche a farlo apposta.
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