XXXIII. Cultura da divano
Viaggio nel patrimonio storico dei Balcani, Paese per Paese, grazie ai tour virtuali messi a disposizione da musei ed enti durante la pandemia Covid-19
Ciao,
bentornata o bentornato a BarBalcani, la newsletter che dà voce alle storie dai Balcani occidentali nel 30° anniversario dalle guerre nell’ex-Jugoslavia.
A un anno dallo scoppio della pandemia Covid-19, le restrizioni sui viaggi e l’accesso alla cultura sono tra gli effetti più tangibili sulle nostre vite.
Per cercare di attutire il danno culturale, tanti musei hanno aperto le proprie porte ai visitatori di tutto il mondo. Lo hanno fatto online, organizzando tour virtuali gratuiti.
Anche sui Balcani, musei, enti e siti archeologici hanno fatto lo stesso.
Seduti comodi sul divano, anche noi oggi possiamo visitarli. Tra i tanti, BarBalcani ne ha scelti per te due per ogni Paese.
In attesa di visitarli di persona, iniziamo l’immersione nella cultura balcanica virtuale!
Se vuoi fare uno di questi tour virtuali, ti basterà cliccare sull’immagine sottostante a ciascuno.
Slovenia
Museo della Scienza e della Tecnica (Bistra)
Conosciuto per le sue vaste collezioni di patrimonio tecnico, si trova nel castello di Bistra, un tempo una certosa.
Museo delle attività subacquee (Pirano)
Lo spazio ristretto offre una panoramica sulla storia delle attività subacquee nella regione, dalle immersioni di salvataggio agli sport contemporanei.
Croazia
Castello di Trakošćan (Bednja)
Castello del XIII secolo, uno dei più importanti del Paese. Museo dal 1954.
Cattedrale di Zagabria
Non solo l’edificio più alto della Croazia, ma soprattutto la costruzione sacra in stile gotico più monumentale nella penisola balcanica.
Bosnia ed Erzegovina
Museo virtuale di Srebrenica
Inaugurato nel 20° anniversario del genocidio di Srebrenica (1995), il museo virtuale offre un tour online del Memoriale di Potočari.
Museo di arte contemporanea della Republika Srpska (Banja Luka)
Il museo presenta circa 1.600 opere tra dipinti, sculture, grafiche, installazioni ed esempi di art media.
Serbia
Museo Nikola Tesla (Belgrado)
Illustra la vita e il lavoro di Nikola Tesla. Contiene più di 160 mila documenti originali.
Museo Nazionale (Belgrado)
Dalla sua fondazione nel 1844, la collezione del museo è cresciuta fino a contare oltre 400 mila oggetti, inclusi molti capolavori stranieri.
Montenegro
Palazzo reale di Re Nicola (Cettigne)
Il palazzo è stato sede della famiglia reale montenegrina per più di 50 anni. Divenne un museo nel 1926.
Museo nazionale del Montenegro (Cettigne)
Il museo si trova nella capitale storica del Paese. È stato fondato nel 1896 ed è composto da cinque diversi dipartimenti.
Kosovo
Museo del Tesoro etnologico del Kosovo (Pristina)
Questo museo si trova nella casa un tempo di proprietà della famiglia di Emin Gjikolli. Mostra la vita durante il dominio ottomano in Kosovo dal 15° secolo in poi.
Museo virtuale dei rifugiati del Kosovo
La Youth Initiative for Human Rights ha istituito un museo virtuale per riconoscere la sofferenza dei civili di tutti i gruppi etnici durante la guerra in Kosovo.
Macedonia del Nord
Sito archeologico Scupi (Zajcev Rid, Skopje)
Sotto l’imperatore Domiziano (81-96) fu fondata qui una città romana, che divenne il centro principale per la romanizzazione della Dardania. Fu abbandonata nel 518, quando un terremoto la distrusse.
Vecchio Bazar di Skopje
Uno dei mercati più antichi e più grandi dei Balcani, è stato il centro del commercio di Skopje almeno dal 12° secolo.
Albania
Museo Storico Nazionale (Tirana)
Situato in piazza Skanderbeg, il museo ospita dal 1981 il vasto patrimonio storico e culturale del Paese.
Casa delle Foglie (Tirana)
Il museo dei servizi segreti è allestito nell’edificio che una volta ospitava la Sigurimi, la polizia segreta del regime comunista di Enver Hoxha.
Fine tappa. Sul bancone di BarBalcani
Siamo arrivati alla fine di questo tratto del nostro viaggio.
E come se questa tappa fosse stata l’inaugurazione di una mostra, regaliamoci una degustazione di Bermet bianco.
Un vino dolce che si produce solo a Sremski Karlovci, in Serbia, da una manciata di produttori locali. La ricetta originale è segreta e viene tramandata di generazione in generazione soltanto da poche famiglie.
Una specialità amata dalle corti francesi e austro-ungariche, anche dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Un’eccellenza esportata da almeno 150 anni nelle Americhe e che compariva nella carta dei vini del Titanic: molte bottiglie sono state ritrovate nel relitto in fondo al mare.
Riprende il viaggio di BarBalcani. Ci rivediamo fra una settimana, per la trentaquattresima tappa!
Un abbraccio e buon cammino!
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